Un personaggio apparentemente distratto, spesso bistrattato e sottovalutato, che si lascia guidare dal suo istinto, dalla curiosità e da un pensiero fuori dagli schemi: Giuseppe Battiston è “Stucky”, l’ispettore di Polizia protagonista dell’omonima serie in sei puntate ambientata a Treviso per la regia di Valerio Attanasio, in onda da mercoledì 6 novembre su Rai 2 (salvo cambiamenti di palinsesto).
Liberamente ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas, Stucky è la storia di un ispettore di provincia. Origini persiane, temperamento flemmatico e sornione, l’ispettore è in forza alla Questura di Treviso e si muove a proprio agio nella provincia inquieta del nord est, tra vecchi centri storici, periferie postmoderne e campagne sonnolente, affrontando casi in cui lo studio di un delitto non è solo disvelamento razionale dell’enigma, ma anche e soprattutto un pretesto per osservare e indagare la condizione umana. Suoi compagni di viaggio, il medico legale Marina, con cui Stucky ha un rapporto di intensa e un po’ maldestra intimità, l’oste Secondo, consigliere e mentore, e i due poliziotti a lui assegnati, Guerra e Landrulli, che hanno imparato ad amarlo, ma non ancora a capirlo.
Scritta da Valerio Attanasio, Matteo Visconti, Marco Pettenello
Liberamente ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas, editi da Marcos y Marcos
Con Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Diego Ribon, Laura Cravedi, Alessio Praticò
Regia di Valerio Attanasio
Una coproduzione Rai Fiction – Rosamont, prodotta da Marica Stocchi

